Esplorare con la danza contemporanea.
Lo stato di “limbo” tra il reale e l'immaginario, tra fantasie erotiche e sobria realtà, descritto da Mallarmé nel suo poema L'après-midi d’un faune, ispirarono Vaslav Nijinsky nella creazione dell'omonima e rivoluzionaria coreografia del 1912. Da allora, il tema è stato interpretato artisticamente più volte. Il fascino che esso esercita ispira oggi anche il coreografo Mauro de Candia a esplorare e a portare in scena questa figura “metà animale e metà umana”.
Nella sua nuova creazione dal titolo Faun, il coreografo si avvicina con cautela all'essenza misteriosa di questa sensuale creatura della natura, che brama la realtà per rintracciare e liberare il proprio potere dinamico. Sono i vari stati del corpo e dell’animo del fauno, le sue metamorfosi, che interessano de Candia e che lo inducono a domandarsi: non c'è forse un fauno in ognuno di noi? Non è forse anche un'allegoria del nostro tempo, in cui i corpi e le loro identità vengono reinventati e riesplorati? Commissionato dal Belgrade Dance Festival, Faun è la prima collaborazione tra Mauro de Candia e il Balletto Teatro di Torino, compagnia piemontese dalla quarantennale tradizione di ricerca sul corpo danzante, tra sperimentazione coreografica e collaborazioni internazionali.
Accanto al coreografo, gli stessi artisti contribuiranno al progetto con le loro differenti fisicità, esperienze artistiche e personalità, per ampliare e approfondire questo sguardo sul corpo "umano-animale" con i suoi stimoli sensuali.
Ideazione, coreografia Mauro de Candia
Danzatori
Luca Tomasoni
Nadja Guesewell
Luis Agorreta
Noa Van Tichel
Musiche Alva Noto, Ryuichi Sakamoto
Light design Simona Gallo
Costumi Majatai
Drammaturgia Patricia Stöckemann